La riforma della fatturazione elettronica è molto più di una semplice digitalizzazione: è una trasformazione di vasta portata del modo in cui le imprese francesi scambiano le fatture e comunicano i dati delle loro transazioni alle autorità fiscali. Avviata dalla legge finanziaria per il 2020 e successiva all’introduzione di Chorus Pro per gli appalti pubblici, questa riforma mira a modernizzare gli scambi commerciali, a rafforzare la lotta contro le frodi IVA e a migliorare la conoscenza dell’attività economica.
I tre pilastri della riforma: fatturazione elettronica, rendicontazione elettronica e pagamento elettronico
La riforma si basa su tre concetti fondamentali che interesseranno tutte le imprese soggette a IVA in Francia:
1. Fatturazione elettronica (electronic invoicing)
Questo è il cuore della riforma. Essaprevede che le fatture siano emesse e ricevute in un formato elettronico strutturato (come UBL, CII o Factur-X) per tutte le transazioni B2B (Business to Business) tra aziende stabilite in Francia e soggette a IVA.
- Cosa c’è di nuovo: niente più fatture in PDF inviate via e-mail o fatture cartacee che, sebbene per alcuni siano “digitali” o “dematerializzate”, non sono fatture elettroniche ai sensi della legge. Le fatture elettroniche devono essere generate, trasmesse e ricevute attraverso piattaforme dedicate (PDP o Partner Dematerialisation Platforms) che ne garantiscano l’autenticità e l’integrità.
- Obiettivo: standardizzare gli scambi, automatizzare il trattamento e consentire alle autorità fiscali di raccogliere e utilizzare i dati.
2. E-reporting (trasmissione di dati di transazione)
L’e-reporting è l’obbligo di trasmettere i dati delle transazioni alle autorità fiscali per tutte le operazioni non coperte dalla fatturazione elettronica. Riguarda principalmente :
- Operazioni B2C (Business to Consumer): vendite a privati.
- Transazioni internazionali B2B: vendite e acquisti con aziende al di fuori della Francia.
- Novità: le imprese dovranno raccogliere e trasmettere i dati sintetici delle transazioni (importo della transazione, IVA riscossa, ecc.) attraverso la piattaforma di dematerializzazione del proprio partner (PDP).
- Obiettivo: fornire alle autorità una visione globale dei flussi economici, anche quelli che non generano fatture elettroniche B2B, per individuare meglio le frodi e precompilare le dichiarazioni IVA.
3. Pagamento elettronico (trasmissione dei dati di pagamento)
Anche se inizialmente è stato dato meno rilievo, il pagamento elettronico è intrinsecamente legato alla fatturazione elettronica. Comporta l’obbligo di trasmettere lo stato di pagamento delle fatture elettroniche alle autorità fiscali.
- Novità: i PDP avranno la responsabilità di informare le autorità sullo stato delle fatture elettroniche (accettate, rifiutate, pagate, data di pagamento, ecc.).
- Obiettivo: consentire alle autorità di monitorare l’intero ciclo di vita della fattura e di verificare la corretta riscossione dell’IVA, in particolare per le operazioni soggette ad addebito o riscossione.
Il ruolo centrale delle piattaforme PDP
Le fatture elettroniche e i dati di rendicontazione devono essere trasmessi tramite un sistema “Y”, che prevede :
- Piattaforme di dematerializzazione partner (PDP): sono piattaforme private, registrate dallo Stato, che offrono servizi a valore aggiunto (automazione, integrazione, supporto). Saranno gli intermediari privilegiati per l’invio, la ricezione e la trasmissione dei dati al governo.
- Il portale di fatturazione pubblica (PPF – Chorus Pro): servirà come piattaforma centrale per l’instradamento delle fatture tra i vari PDP e per la centralizzazione di tutti i dati per le autorità fiscali. A partire da settembre 2026, le imprese non potranno più utilizzare direttamente il PPF per emettere o ricevere le loro fatture, ma dovranno passare attraverso un PDP.
Il calendario delle applicazioni
La riforma viene estesa gradualmente a tutte le imprese con partita IVA, a seconda delle loro dimensioni:
- 1° settembre 2026:
- Accettazione obbligatoria per tutte le aziende.
- Obbligo di emissione per le grandi imprese e le imprese di medie dimensioni.
- 1° settembre 2027:
- Obbligo di emissione per le piccole e medie imprese (PMI) e le microimprese (VSE).
Perché questa riforma? Benefici attesi
Oltre ad essere obbligatoria, la riforma della fatturazione elettronica offre notevoli opportunità alle imprese:
- Incremento della produttività: inserimento, elaborazione e archiviazione automatizzata delle fatture.
- Riduzione dei costi: eliminazione di carta, stampa e spese postali.
- Sicurezza e affidabilità: riduzione del rischio di errori, fatture perse e frodi.
- Migliore visibilità del flusso di cassa: monitoraggio in tempo reale di fatture e pagamenti.
- Controlli più facili: semplificazione degli audit e delle dichiarazioni IVA grazie alla raccolta preventiva dei dati da parte delle autorità.
- Modernizzare l’economia: la Francia sta introducendo un sistema di fatturazione digitale all’avanguardia, in linea con quanto già fatto in altri Paesi europei.
La riforma della fatturazione elettronica è un cambiamento di paradigma inevitabile. Anticipare questa trasformazione significa darsi i mezzi non solo per rispettare la legge, ma anche per modernizzare i propri processi, diventare più efficienti e aumentare la propria competitività. È il momento di prepararsi!